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dai GIORNALI di OGGILa stampa europea segue con attenzione i nuovi sviluppi della vicenda Noemi Durissimo editoriale del quotidiano di Murdoch su Berlusconi: "Disprezza gli italiani" Il Times: "Cade la maschera del clown" Libération: "Lo scandalo è alle calcagna" dal nostro corrispondent 2009-06-01 |
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per l'articolo completo vai al sito Internet http://www.corriere.it2009-06-01 Il premier: "Non servono più chiarimenti, sU NOEMI HO GIà detto TUTTO" Il Times attacca Berlusconi La replica: falsità insufflate da sinistra Il giornale: "Il peggio non sono le ragazze candidate a Europarlamento, ma il disprezzo verso gli italiani" Silvio Berlusconi (Ansa) Silvio Berlusconi (Ansa) LONDRA - Durissimo attacco del Times nei confronti di Silvio Berlusconi. "L'aspetto peggiore del comportamento di Berlusconi non è il fatto che sia un buffone sciovinista. E nemmeno che si accompagni con donne di 50 anni più giovani, abusando della sua posizione per offrire loro lavoro come modelle, assistenti personali e anche, suona assurdo, candidate al Parlamento europeo. La cosa più scioccante è l'assoluto disprezzo con il quale tratta gli italiani". Inizia così l'editoriale del quotidiano londinese, di proprietà del magnate Rupert Murdoch, padrone anche di Sky, dedicato al presidente del Consiglio italiano. "ANZIANO LIBERTINO" - Continua poi l'articolo: "L'anziano libertino (Lothario sul Times, ndr) può trovare divertente, o anche temerario, fare il playboy, vantandosi delle sue conquiste, umiliando sua moglie, o facendo commenti che per molte donne sono grottescamente inappropriati. Non è il primo o il solo il cui comportamento privo di dignità sia inappropriato per la sua carica. Ma quando vengono poste domande legittime su rapporti che toccano lo scandaloso e i quotidiani lo invitano a spiegare associazioni che, nella migliore delle ipotesi, lasciano perplessi, la maschera del clown cade". Berlusconi "invoca la legge per proteggere la sua "privacy", rilascia dichiarazioni elusive e contraddittorie e poi promette melodrammaticamente di dimettersi se verrà scoperto a mentire". L'editoria prosegue ricordando le domande alle quali Berlusconi non ha mai risposto, le foto di Villa Certosa fatte sequestrare e il ministro degli Esteri Frattini che ha puntualizzato che in Italia i rapporti sessuali non consenzienti riguardano solo i minori di 14 anni. Infine il Times ricorda che tutto ciò non è solo una questione interna italiana, ma l'Italia ha la presidenza di turno del G8, è un importante membro della Nato e Berlusconi si è dichiarato amico personale di Putin. REPLICA DI BERLUSCONI - Silvio Berlusconi ha liquidato l'articolo del Times in poche parole durante l'intervista a 28 Minuti di Barbara Palombelli su Radio 2: "I giornali stranieri sono in collegamento diretto con quelli della sinistra italiana: sono cose ispirate e insufflate dalla sinistra italiana che spinge per ottenere attenzione alle nostre vicende viste dalla loro parte. La carta dei valori della sinistra è diventata Novella 2000". Il Cavaliere però ammette che il suo consenso, che era "al 75,1%", è sceso "al 73%". Per quanto riguarda eventuali chiarimenti, a differenza di quanto aveva affermato il 25 maggio in un'intervista alla Cnn, ha dichiarato che non ce n'è più bisogno: "Ho già chiarito tutto: le veline non vero, minorenni assolutamente non vero, Mills assolutamente non vero. Calunnie che si ritorceranno contro chi le ha agitate". Berlusconi ha poi proseguito affermando di "non avere molto tempo per guardare la tv, e non ne sento la mancanza". Sulla polemica tra Enrico Mentana e Mediaset: "Faccio tanti auguri a Mentana, con il quale non ho mai avuto contrasti e c'è stima reciproca: che possa ritornare a fare al più presto il giornalista televisivo, mestiere in cui è molto bravo". Sulla crisi alla giunta regionale siciliana, ha detto che si tratta di "una questione locale e frutto di contrasti personali, ma sono certo che si risolverà. Me ne occuperò dopo le elezioni". Sull'incontro con Obama alla viglia del G8: "Parleremo di tutto, ci sarà anche il codice delle nuove norme che dovranno regolare la vita finanziaria ed economica del futuro".
01 giugno 2009 |
REPUBBLICA per l'articolo completo vai al sito Internet http://www.repubblica.it/2008-06-02 Michael Binyon, vicedirettore del Times, replica a Berlusconi "Se il nostro premier fornisse tante versioni contraddittorie dovrebbe dimettersi" "Noi ispirati dalla sinistra? Ridicolo Se è nei guai con le donne è una notizia" dal nostro corrispondente ENRICO FRANCESCHINI "Noi ispirati dalla sinistra? Ridicolo Se è nei guai con le donne è una notizia" LONDRA - "Noi influenzati dalla sinistra italiana? Un'accusa semplicemente ridicola. Quando vediamo una notizia, noi del Times la riportiamo, tutto qui. E il primo ministro di uno dei maggiori paesi d'Europa che si mette nei guai con le donne, è una notizia". Michael Binyon è uno dei più autorevoli commentatori del Times, membro della direzione del quotidiano londinese. È lui a rispondere a Silvio Berlusconi, che nella sua prima reazione al pesante editoriale di ieri del Times, "Il clown cala la maschera", ha detto che i giornali stranieri sono "ispirati dalla sinistra italiana". Non è la prima volta che il premier italiano accusa una testata inglese di essere "di sinistra": aveva dato del comunista perfino all'Economist, settimanale liberal-capitalista, quando lo ritrasse in copertina come "indegno di governare" a causa del conflitto d'interessi e dei suoi processi. Sostenere che è di sinistra il Times suscita analoga ilarità, a Londra: fondato nel 1875, a lungo il miglior quotidiano del mondo, è sempre stato un bastione del conservatorismo, e lo è rimasto - nonostante la simpatia per Tony Blair - anche dopo essere stato acquistato nel 1981 da Rupert Murdoch, il magnate dei media, proprietario di televisioni e giornali quasi tutti di centrodestra, come la rete tv Fox e il Wall Street Journal negli Usa, il Sun e appunto il Times in Gran Bretagna. Michael Bynyon, che pensa degli ultimi sviluppi della Berlusconi-story? "Penso che Repubblica stia facendo un lavoro magnifico. Ed è piuttosto sorprendente, per un osservatore straniero, che vi siano così scarse critiche di Berlusconi, sugli altri media italiani. Naturalmente la ragione è nota: Berlusconi controlla o almeno influenza, direttamente o indirettamente, gran parte dei media italiani, a cominciare dalle tv. Ma è un triste spettacolo, per un giornalista libero, assistere a un tale servilismo verso il potere da parte di altri giornalisti". Che cosa sarebbe accaduto, secondo lei, se uno scandalo simile fosse scoppiato qui, nel Regno Unito? "Se si sospettasse che il primo ministro ha una relazione con una 18enne a cui promette dei favori, e sua moglie affermasse che va con minorenni, e il premier in questione fornisse di continuo versioni contraddittorie sull'accaduto, tutti i media nazionali gli starebbero addosso 24 ore su 24. Dovrebbe dimettersi nel giro di settimane". Berlusconi dice che i vostri editoriali, critici nei suoi confronti, sono ispirati dalla sinistra italiana. "Un'accusa insensata, ridicola. Sostenere che c'è una cospirazione, dietro i nostri articoli, è infantile. Una cospirazione della sinistra italiana, poi: e come farebbe, la sinistra italiana, a far scrivere quel che vuole al Times di Londra? Noi non scriviamo per fare piaceri a questo o a quello. Scriviamo quando vediamo una notizia. E il premier dei uno dei maggiori paesi d'Europa, membro della Nato, presidente di turno del G8, che si mette nei guai con le donne e poi dice cose chiaramente non vere su com'è andata, è una notizia, la che vedrebbe anche un cieco". E la sua iniziativa per bloccare la pubblicazione delle 700 fote scattate alla festa nella sua villa in Sardegna? "Difendere la privacy, in assoluto, è giusto. Ma in questo caso, se Berlusconi volesse mettere a tacere ogni sospetto, direbbe: pubblicatele. Non facendolo, contribuisce a lasciar credere che in quelle foto ci sia qualcosa da nascondere". Magari gli italiani pensano che mentire su relazioni extraconiugali è lecito. "Può darsi, ma la menzogna non può cambiare di continuo, dev'essere credibile. E le cose che dice Berlusconi non lo sono. Senza contare che la menzogna di un leader politico, per qualunque ragione, è imperdonabile. Ovunque. Anche in Italia". (2 giugno 2009)
Berlusconi e l'ipotesi di un "complotto" animato dal tycoon australiano Iol patto con Veronica: "E' stata lei a romperlo. Mi secca passare per quello tradito" "Manovra internazionale contro di me" I sospetti di Silvio su Murdoch di CLAUDIO TITO "Manovra internazionale contro di me" I sospetti di Silvio su Murdoch Silvio Berlusconi ROMA - Una manovra internazionale. Una macchinazione che fa perno anche all'estero. Nei mass media e persino in alcuni esecutivi. Ed uno dei protagonisti è Rupert Murdoch. Dopo l'attacco del "Times", Silvio Berlusconi si è fatto la convinzione che contro di lui si stia muovendo in prima fila il "tycoon" australiano. I rapporti con il gruppo "Sky", del resto, si sono incrinati da tempo. L'amicizia si è trasformata in concorrenza. E dopo che l'ultima Finanziaria ha decretato l'aumento dell'iva al 20% per la tv satellitare, tutto è precipitato. La guerra della Rai al "parabolone" non è mai stata così intensa. In gioco c'è perfino l'uscita della tv pubblica e di Mediaset dalla piattaforma del satellite. E lo stesso presidente del consiglio non fa niente per smentire la tensione. "Anche Murdoch fa parte del complotto? Non fatemi parlare di Murdoch. È meglio se lasciamo stare", dice uscendo dal Quirinale dove ha partecipato alla celebrazione del 2 giugno. Insomma, non fa niente per negare. Le osservazioni della stampa internazionale stanno insomma provocando più di una preoccupazione a Palazzo Chigi. Un nervosismo celato solo nelle dichiarazioni pubbliche. "Io sono contento - dice -. Mi rivolgo alle persone che quando mi incontrano per strada mi salutano e mi stringono la mano. Del resto, non mi interessa". Eppure, negli ultimi giorni lo stesso capo del governo ne ha discusso con il ministro degli Esteri, Franco Frattini. Nessuno a Via del Plebiscito nasconde la paura che le ultime vicende abbiano intaccato l'immagine del presidente del consiglio all'estero. Basti pensare che ancora ieri Berlusconi ha confermato l'incontro con il presidente Usa, Barak Obama: "È tutto a posto. Andrò in America". Eppure da Washington ancora non è arrivato la conferma ufficiale. Con ogni probabilità arriverà alla fine di questa settimana. Ma molti temono che il ritardo con cui agisce la Casa Bianca sia un modo per prendere le distanze. Un sospetto confermato nei giorni scorsi dai rappresentanti della diplomazia italiana negli States che hanno spiegato al governo italiano di non aver riscontrato entusiasmo nello staff di Obama. Per il momento, però, l'obiettivo primario del Cavaliere sono le elezioni europee. Le polemiche degli ultimi giorni hanno messo a rischio l'obiettivo del 40% per il Pdl. Il "Noemigate" e il divorzio da Veronica hanno avuto un qualche effetto sui sondaggi. Lo stesso Berlusconi ha ammesso che il suo indice di popolarità ha avuto una flessione del 2%. Dopo l'ultima offensiva di "Libero" contro la signora Lario, però, Berlusconi è sicuro di poter nuovamente invertire il trend e recuperare quanto ha perso nell'ultimo mese. "Certo - si è confidato con i suoi rivelando una certa irritazione - mi secca che ora mi diano del cornuto". Ma sul resto non ha nulla da recriminare. "È passato un giorno - ha fatto notare ad alcuni parlamentari del Pdl che lo hanno chiamato per esprimergli solidarietà - e la signora non ha smentito. Quindi cosa devo pensare?". Dal punto di vista della comunicazione, dunque, l'uomo di Palazzo Chigi ritiene di poter cambiare i rapporti di forza. "C'era un patto con Veronica - ha ricordato - ed è stato lei a romperlo. Un patto sulla nostra vita privata. È stata lei a modificare gli accordi con l'intervista a Repubblica. A questo punto mi sono tolto un peso". (2 giugno 2009)
2008-06-01 La stampa europea segue con attenzione i nuovi sviluppi della vicenda Noemi Durissimo editoriale del quotidiano di Murdoch su Berlusconi: "Disprezza gli italiani" Il Times: "Cade la maschera del clown" Libération: "Lo scandalo è alle calcagna" dal nostro corrispondente ENRICO FRANCESCHINI Il Times: "Cade la maschera del clown" Libération: "Lo scandalo è alle calcagna" LONDRA - Uno scandalo che non riguarda più solo gli italiani, ma anche i paesi partner dell'Italia, nell'Unione Europea, nella Nato, nel G8 che l'Italia si prepara ad ospitare. E' questo il severo giudizio di un editoriale del Times di Londra sulla vicenda che ruota da settimane attorno a Silvio Berlusconi, al suo rapporto con la 18enne Noemi Letizia, alle feste in Sardegna e al divorzio con la moglie Veronica Lario. E non è solo il Times a occuparsi ancora una volta di questa storia, che la stampa inglese sta seguendo con particolare attenzione: ci sono nuovi articoli anche sul Financial Times, sul Daily Telegraph, sull'Independent. "Cala la maschera del clown", s'intitola l'editoriale del Times, il secondo su questa vicenda dopo quello altrettanto duro del 18 maggio, pubblicato al primo posto fra i tre commenti del giorno nella pagina degli editoriali. "La qualità del governo Berlusconi non è una questione privata", afferma il sottotitolo. "L'aspetto più sgradevole del comportamento di Silvio Berlusconi non è che è un pagliaccio sciovinista, né che corre dietro a donne di 50 anni più giovani di lui, abusando della sua posizione per offrire loro posti di lavoro come modelle, assistenti o perfino, assurdamente, come candidate al parlamento europeo", comincia l'articolo. "Ciò che è più scioccante è il completo disprezzo con cui egli tratta l'opinione pubblica italiana. Il senile dongiovanni può trovare divertente agire da playboy, vantarsi delle sue conquiste, umiliare la moglie e fare commenti che molte donne troverebbero grottescamente inappropriati. Ma quando vengono poste domande legittime su relazioni scandalose e i giornali lo sfidano a spiegare legami che come minimo suscitano dubbi, la maschera del clown cala. Egli minaccia quei giornali, invoca la legge per difendere la propria 'privacy', pronuncia dichiarazioni evasive e contraddittorie, e poi melodrammaticamente promette di dimettersi se si scoprisse che mente". Il Times riconosce che la vita privata di Berlusconi è appunto un affare privato, ma osserva che, come è si è dovuto rendere conto Bill Clinton, scandali e alti incarichi pubblici non vanno d'accordo. "Molti potrebbero dire che l'Italia non è l'America, che l'etica puritana degli Stati Uniti non ha mai dominato la vita pubblica italiana, e che pochi italiani si scandalizzano davanti ai donnaioli. Ma questo è un ragionamento insensato e condiscendente. Gli italiani comprendono quanto gli americani cosa è accettabile e cosa non lo è. E, come gli americani, giudicano spregevole il cover-up". L'editoriale del quotidiano londinese nota quindi che pochi media in Italia possono fare simili affermazioni, senza timore di un castigo. "A suo merito, la Repubblica ha continuamente sollevato domande al primo ministro sulla sua relazione con Noemi Letizia, e alla maggior parte di queste domande non ci sono state risposte soddisfacenti. Quando e dove egli ha conosciuto la famiglia della ragazza? Mr. Berlusconi chiese di avere fotografie da un'agenzia di modelle per iniziare i contatti con la signorina Letizia? Che cosa c'è di vero sulle notizie di party con decine di giovani donne nella sua villa in Sardegna? Mr. Berlusconi ha promesso di spiegare tutto in parlamento. Ma non ha certo riassicurato i suoi critici con la sua iniziativa per bloccare la pubblicazione di 700 fotografie che potrebbero mostrare cosa succedeva a quei party. Né lo aiuta il suo sventurato ministro degli Esteri, che ha provato a difenderlo sottolineando che l'età per il consenso (a rapporti sessuali, ndr.) in Italia è 14 anni, come se ciò fosse rilevante". <b>Il Times: "Cade la maschera del clown"<br/>Libération: "Lo scandalo è alle calcagna"</b> Qualcuno potrebbe dire, si conclude l'editoriale, che tutto ciò non riguarda i forestieri. Ma gli elettori italiani, alla vigilia delle elezioni europee, dovrebbero riflettere sul modo in cui è guidato il loro governo, sui candidati selezionati per Strasburgo e sul livello di sincerità del premier. E la faccenda "riguarda anche altri", afferma il Times. "L'Italia ospita quest'anno il summit del G8, dove si discuterà di maggiore cooperazione nella lotta al terrorismo e al crimine internazionale. E' un importante membro della Nato. Fa parte dell'eurozona, che è confrontata dalla crisi finanziaria globale. Non sono soltanto gli elettori italiani a domandarsi cosa sta succedendo. Se lo chiedono anche i perplessi alleati dell'Italia". Il Times pubblica anche una lunga corrispondenza dall'Italia, intitolata "Berlusconi blocca la pubblicazione di foto di giovani donne in bikini a un party nella sua villa". Un articolo sul Financial Times, invece, osserva che "l'ondata di gossip" e "l'odore di scandalo" intorno a Berlusconi distolgono l'attenzione dell'opinione pubblica italiana da questioni ben più gravi, come le cattive notizie sull'andamento dell'economia italiana. Una corrispondenza sul Daily Telegraph afferma che "gli alleati di Berlusconi mettono nel mirino la moglie" per il divorzio, con la rivelazione che Veronica Lario avrebbe un partner da tempo, fatta da Daniela Santanché sul quotidiano Libero. E l'Independent riporta le pesanti critiche fatte dal premio Nobel per la letteratura Josè Saramago, che hanno spinto la casa editrice Einaudi, "parte dell'impero Modandori di Berlusconi", a non pubblicare il suo ultimo libro, che descrive tra l'altro il primo ministro come "un delinquente". Francia. Il quotidiano Libération dedica la copertina alla vicenda: "Lo scandalo alle calcagna" e nelle due pagine interne: "Rivelando la tresca il quotidiano Repubblica ha fatto vacillare la popolarità del presidente del consiglio. E' una battaglia portata avanti nel nome di una certa concezione dell'interesse pubblico". Spagna. Il quotidiano El Pais torna a trattare la questione in una corrispondenza da Roma: "L'opposizione italiana chiede a Berlusconi che spieghi in parlamento se abbia portato nell'organizzazione elettorale del partito i suoi invitati delle feste private in Sardegna" e si chiede: "Berlusconi utilizza gli aerei ufficiali dello stato Italiano per portare gli artisti, ballerine e veline a Villa Certosa? Ha fatto uso improprio dei beni dello stato? È l'ultimo capitolo del Naomigate che ha trasformato l'Italia in un manicomio semplicemente portando allo scoperto l'abitudinaria mescolanza tra vita privata e pubblica di Berlusconi e la sua tendenza a conquistarsi amici e amiche dell'ambiente televisivo portandoli in quello politico". Sferzante il pezzo della Vanguardia: "La campagna elettorale per le Europee continua in Italia, astrusa e noiosissima, incapace di competere quanto a contestazioni, incanto mediatico, spessore del tema con la vita personale della stella più sgargiante della politica italiana degli ultimi quindici anni: Silvio Berlusconi. Nelle cerchia del potere si parla più di questa commediola che delle vicende poltico-continentali a Bruxelles. A volte diverte. La maggior parte delle volte preoccupa ed esaurisce tanta banale frivolezza". (Ha collaborato Flaminia Giambalvo) (1 giugno 2009) |
L'UNITA' per l'articolo completo vai al sito Internet http://www.unita.it2009-06-01 Il Times: "Cade la maschera del clown" In un lungo editoriale intitolato "Scivola la maschera del clown", il Times è tornato a criticare il comportamento di Silvio Berlusconi. "Berlusconi deve rispondere alle accuse di essere un donnaiolo e a quelle su comportamenti inappropriati. La qualità di governo non è un fatto privato". Parole dure quelle del quotidiano londinese: "L'aspetto più di cattivo gusto del comportamento di Silvio Berlusconi non è che egli sia un buffone sciovinista. Nè che egli si accompagni con donne che hanno 50 anni meno di lui, abusando della sua posizione per offrire loro lavori come modelle, assistenti personali o persino, assurdamente, candidate per l'Europarlamento. La cosa più scioccante èl'assoluto disprezzo con cui tratta gli italiani". "L'anziano libertino può trovare divertente, o anche temerario, fare la parte del playboy, vantandosi delle sue conquiste, umiliando sua moglie, o facendo commenti che per molte donne sono inappropriati in maniera grottesca. Non è il primo o il solo il cui comportamento privo di dignità sia inappropriato per la sua carica. Ma quando vengono poste domande legittime su rapporti che toccano lo scandaloso e i quotidiani lo invitano a spiegare delle associazioni che, nella migliore delle ipotesi, lasciano perplessi, la maschera del clown cade". La replica del premier: "I giornali stranieri sono in collegamento diretto con i giornali della sinistra italiana: sono cose ispirate e insufflate dalla sinistra italiana". 01 giugno 2009
Giuseppe Belleri: "Quelle sei ragazze sedute sulle sue ginocchia e le altre foto censurate" di Marco Bucciantini È già tutto successo. Le foto, la presunta privacy dell’uomo più pubblico d’Italia, le denunce, la contro verità di Berlusconi e dei suoi avvocati, il divieto a sapere e vedere e verificare se il presidente del Consiglio dice il vero. "No, disse il falso. Le foto lo inchiodavano, ma ci vietarono di mostrarle ai cittadini". L’altra volta fu Oggi a pubblicare le foto di Villa Certosa. Era la Pasqua del 2007, Berlusconi ricevette sei ragazze in Costa Smeralda. Le coccolava, tenendole a due alla volta sulle ginocchia. Tutti ricordano quegli scatti (di Antonello Zappadu). Oggi esaurì le copie e preparò una seconda uscita, e forse una terza, "spalmare è un modo per vendere e rientrare delle spese d’acquisto delle foto", spiega l’allora direttore Pino Belleri, in seguito avvicendato da Andrea Monti e adesso responsabile degli inserti speciali della Rcs-periodici. "Avevamo le foto che smontavano la ricostruzione di Berlusconi e Bonaiuti. Loro parlarono di una festa del partito, addirittura della presenza dei fidanzati delle ragazze. Ci sono 400 scatti, anche in campo largo, nei quali non compare nessun altro che le ragazze, dapprima cinque, poi una sesta, e il premier e due uomini della sicurezza, guardinghi ma marginali, disinteressati. E nessun altro". Dopo l’intervento censorio del garante, la vicenda si avviò sul penale, e lo stesso Belleri fu coinvolto: se gli scatti sono "violazione di dati personali" e quindi illegali, chi li compra è indagato per ricettazione. La foto più nota è quella di Berlusconi nel gazebo con le tre ragazze. Disse: eravamo in posa per un fotografo. "Nello scatto ritratto da Zappadu - da lontano - non c’è nessuna figura, né ombra che dimostri questa presenza. E Berlusconi in quella foto tiene una mano nelle parti intime della ragazza vestita di nero e l’altra sotto la maglietta della ragazza vestita di verde. Chiude gli occhi in un accenno di estasi: era in posa per qualche scatto?" . Foto imbarazzanti, verità raffazzonate, divieti provvidenziali. Eppure la vicenda scemò in fretta... "Non ci vennero dietro né la stampa né le tv. Finì in burletta. Si evitò di discutere sul merito delle foto, e ci si arrovellò sul perché circolavano certi scatti, quale era l’interesse, se era giusto o no che la vita privata..." Era giusto o no? Era violazione della privacy o diritto di cronaca? "Per la difficoltà di realizzazione e per il contenuto è stato il maggior scoop fotografico degli ultimi 30 anni". Ledeva la privacy di Berlusconi? "Quando fummo davanti al Garante, noi, i nostri avvocati, e di là Ghedini con i suoi collaboratori, si evitò con cura l’argomento vero: la privacy di Berlusconi è uguale alla nostra di comuni cittadini? Per me no. E in tutti gli altri paesi la trasparenza per un uomo così pubblico dev’essere maggiore. Le garanzie andrebbero diminuite con il crescere della notorietà e del potere. E dovrebbero aumentare le responsabilità nei comportamenti. In quel caso, avevamo l’esempio opposto. Mai si è visto un capo del governo o dell’opposizione ritratto in situazioni simili. E in America avrebbero pubblicato tutto il materiale". Perché pochi mesi prima lei rifiutò di pubblicare le foto di Sircana che in macchina avvicinava un trans? "Sircana era un personaggio assai meno noto e nel caso si rivelava una vicenda che ritenni davvero privata. Con Berlusconi era diverso: aveva appena dialogato con la moglie a mezzo stampa. L’accusa - "chissà cosa c’è alla corte dell’imperatore" - e le famose scuse: "perdonami, Veronica, sono solo piccole bagatelle". Quelle foto dimostravano che Berlusconi aveva pubblicamente mentito: alla moglie, agli italiani. Giornalisticamente era un scoop". La massacrarono. "Il giornale di Belpietro mi scatenò l’inferno contro. In un fondo definì oggi un "porno rotocalco". Questi i toni. Loro con Sircana non si tirarono indietro, però". Cosa accadde dopo l’uscita? "Berlusconi diffuse la sua versione, facendo a pezzi il materiale. Disse che le foto erano state "tagliate", facendo scomparire alcune persone presenti. Che lo zoom di alcuni scatti falsificava il contesto. Che era un raduno di dirigenti di Forza Italia. Nessuna delle 400 foto di quel giorno conferma la loro versione". Cosa si vede negli scatti proibiti? "Ci sono sei ragazze con il premier. Si alternano sulle ginocchia, e nel prenderlo per la mano, si divertono al laghetto, nel labirinto di rocce granitiche. Lui le abbraccia, le palpa. Due ragazze furono "identificate". Delle altre quattro non si seppe niente, né il nome, né l’età". 01 giugno 2009
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il SOLE 24 ORE per l'articolo completo vai al sito Internet http://www.ilsole24ore.com2009-06-01 Caso Berlusconi/Noemi, il Times:"La maschera del clown cade" 1 giuGNo 2009 Sull'Unità le foto del cantante Apicella sull'aereo di Stato Foto sequestrate e gossip. Berlusconi: "Ora si è toccato il fondo" PILLOLA POLITICA / Il Cavaliere all'attacco e il rischio di scontro istituzionale Polemiche su Obama: "Aereo di Stato per usi privati" "Dai nostri archivi" Lega Nord e sicurezza, Le Figaro nella bassa bergamasca VISTI DA LONTANO / Free Press: Metro si ritira dall'Italia, chi comprerà? Nella battaglia dei Berlusconi, sul web vince Veronica Berlusconi e quella frase sul week-end in campeggio Rai, Paolo Garimberti verso la presidenza Il quotidiano britannico The Times pubblica oggi un nuovo editoriale sul caso sollevato dai rapporti tra la ragazza napoletana Noemi Letizia e il premier italiano Silvio Berlusconi, sottolineando che "la qualità del governo non è una questione privata". Sull'altra sponda della Manica, il francese Liberation pubblica in prima pagina una fotografia di Berlusconi e titola: "Lo scandalo alle calcagna". The Times sottolinea nell'editoriale non firmato che "La maschera del clown cade" quando a Berlusconi vengono rivolte domande legittime e i giornali lo sfidano a offrire spiegazioni. The Times giudica, infatti, "scioccante il profondo disprezzo con cui Berlusconi tratta l'opinione pubblica italiana". "Il vecchio libertino può divertirsi o persino osare nel comportarsi come un playboy, vantandosi delle sue conquiste, umiliando sua moglie e facendo commenti che molte donne ritengono assolutamente inappropriati - scrive il Times - non è il primo nè l'unico il cui comportamento poco dignitoso non si addice al suo incarico. Tuttavia, quando gli vengono rivolte domande legittime sui suoi rapporti che sfiorano lo scandalo e i giornali lo invitano a spiegare legami che, nella migliore delle ipotesi, sono imbarazzanti, la maschera del clown cade. E minaccia questi giornali e queste emittenti televisive che controlla, invoca leggi per proteggere la sua 'privacy', rilascia dichiarazioni evasive e contraddittorie, quindi promette, in modo melodrammatico, di dimettersi qualora emergesse che ha mentito". A quanti ribattono che la faccenda non dovrebbe riguardare l'opinione pubblica all'estero, il quotidiano britannico ricorda che "l'Italia ospita quest'anno il vertice del G8". "Si stanno svolgendo importanti discussioni, in cui i governi occidentali vengono sollecitati a una maggiore collaborazione nella lotta al terrorismo e alla criminalità organizzata. Berlusconi si considera un amico di Vladimir Putin. Il suo Paese è un membro importante della Nato. Fa parte dell'eurozona, toccata dalla crisi finanziaria mondiale. Quindi - conclude The Times - non sono solo gli elettori italiani a chiedersi che cosa stia accadendo. Ma anche gli sconcertati alleati dell'Italia". Liberation scrive invece che "per soffocare l'affare Noemi, il presidente del Consiglio italiano ha vietato la pubblicazione delle fotografie dei suoi invitati nella villa in Sardegna, tra cui quelle della sua giovane amica, quando era minorenne". 1 giuGNo 2009
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